Somme aggiuntive nazionali e regionali per il riconoscimento dell’opera professionale dei lavoratori della sanità

Al Presidente Regione Puglia
Al Direttore Dipartimento Politiche
della Salute Regione Puglia

Oggetto: Somme aggiuntive nazionali e regionali per il riconoscimento dell’opera
professionale dei lavoratori della sanità ed attivazione Comitato regionale.
Richiesta di convocazione urgente.

Nel contesto in cui viviamo, il ruolo fondamentale di tutela e difesa della salute pubblica è svolto da infermieri, medici, tecnici, oss e altri professionisti sanitari oltre che personale tecnico-amministrativo, tutti impegnati ad evitare che il sistema sanitario, provato da anni di tagli e decurtazioni “lineari” effettuati ai soli fini del risanamento dei conti, collassi.

Tra i professionisti e gli operatori della sanità, coloro che sono impegnati in prima linea per evitare il diffondersi del contagio e per curare gli affetti da Covid19 sono costretti a soffrire un elevatissimo disagio che merita un adeguato riconoscimento attraverso l’erogazione di compensi destinati a dare valore al particolare impegno profuso nella nostra regione.

In particolare, il Decreto Legge n.18/2020, all’art.1 comma 1, ha previsto per l’anno in corso – in deroga all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 – la destinazione dell’importo, quantificato per la Puglia in complessivi € 16.582.736, per l’incremento:

  • delle risorse per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19;
  • dei fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell’area della sanità;
  • dei fondi contrattuali per le condizioni di lavoro e gli incarichi del personale del comparto sanità.

Alcune Regioni hanno già stipulato gli accordi per destinare le somme alla platea dei lavoratori impegnati nell’emergenza in corso. Anche la nostra Regione si ATTIVI CON URGENZA per la distribuzione delle somme agli aventi diritto.

Inoltre, riteniamo sia arrivato il momento anche per attribuire risorse aggiuntive regionali – dal bilancio autonomo – a tutti gli enti del SSR per dare, finalmente, dignità a tutti i professionisti e lavoratori della nostra sanità. Risorse che, sommate alle previsioni nazionali sopra richiamate (art.1, co.1, DL n.18/2020), potrebbero dar luogo ad una più congrua retribuzione.

Per tutto quanto suesposto, chiediamo l’urgente convocazione delle OO.SS. firmatarie del CCNL. Altro argomento riguarda le indennità già stabilite dal CCNL relative al Rischio Malattie Infettive ed anche di Terapia Intensiva e Sub Intensiva da estendere direttamente ai lavoratori impegnati negli ambienti a rischio. Su questo aspetto sarebbe auspicabile un semplice indirizzo del Dipartimento alla Salute ai singoli enti del SSR. Invece continuiamo ad assistere a Direttori Generali che, anche in questo momento, rappresentano solamente ostacoli alla disponibilità di risorse. Vogliamo infine ricordare che la centralità dei lavoratori della sanità non deve essere solo una battaglia sindacale.

È necessario che di questo si faccia carico in prima persona il datore di lavoro e anche la classe politica che amministra. A tal proposito riteniamo sia indispensabile richiamare l’attenzione, senza mai distoglierla, sui necessari Dispositivi di Protezione Individuale, di cui più e più volte abbiamo denunciato la carenza, nonché sui test a cui tutto il personale – direttamente ed indirettamente – coinvolto nell’emergenza DEVE essere sottoposto.
Questi, in realtà, sono solo alcuni dei temi che dovrebbero essere oggetto di confronto con le scriventi nell’ambito del Comitato regionale auspicato dal “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19” siglato tra il Ministro della Salute e CGIL CISL e UIL nazionali, confederali e di categoria. Purtroppo non possiamo che utilizzare il condizionale perché nonostante la nostra richiesta di attivazione ed il sollecito successivo delle Confederazioni, ad oggi non solo quel Comitato non è mai stato costituito ma non abbiamo mai ricevuto alcun riscontro. Così come non si è mai conseguenziali – in termini di riscontri – rispetto a quegli insufficienti momenti di confronto (?).
Da essi, infatti, molto spesso scaturiscono circolari, linee guida piuttosto che determine di cui non possiamo che registrare di non essere mai destinatari e di dover, invece, apprendere i contenuti dagli organi di stampa piuttosto che da altre fonti informali. Crediamo che tutto quanto descritto sia mancanza di rispetto. Il rispetto che è invece DOVEROSO, per il nostro tramite che abbiamo ruolo di rappresentanza, nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori proprio di quel mondo che oggi affronta l’emergenza. Non può continuare così.

È il momento della responsabilità. L’emergenza non può giustificare simili comportamenti. L’emergenza, così come sta avvenendo a livello nazionale, deve essere affrontata con spirito di collaborazione e condivisione. Ancora una volta e con grande spirito di responsabilità, restiamo in attesa di un doveroso e sollecito riscontro. Distinti saluti.

FP CGIL CISL FP UIL FPL
D.Ficco G.Melissano G.Vatinno