WELFARE PUGLIESE: NECESSARIO IL SUPERAMENTO DEL PRECARIATO DEI LAVORATORI

Gli Uffici Pubblici che si occupano di welfare continuano da sempre ad essere i più sforniti di personale a tempo indeterminato. Un settore importante, come quello del sociale, continua ad essere gestito in modalità precaria, mediante personale a tempo determinato, costretto ad operare oggi in una difficoltà aggravata dalla situazione pandemica che ha stravolto tutto il mondo.

Diverse le richieste di un tavolo dedicato, inoltrate dalla Funzione Pubblica regionale di concerto con Confederazione, alla Regione e all’Anci, per porre all’attenzione la situazione in cui riversano
ormai da anni gli Uffici dei servizi sociali e gli Uffici di Piano, che non possono più far affidamento sulla continuità degli interventi, dal momento che gli addetti rivengono da finanziamenti ad hoc
piuttosto che di organizzazioni esterne.

Tutto ciò sta causando un grande disagio e grandi preoccupazioni per questo personale. Parliamo di operatori precari su cui hanno fatto affidamento e che hanno reso concrete quasi tutte le misure emergenziali previste dal Governo per affrontare l’aumento esponenziale della povertà e della necessità di assistenza causata dalla pandemia da cui non riusciamo ancora ad uscire.

Dopo mesi di vacanza, finalmente abbiamo la nomina al Welfare regionale dell’assessore Rosa Barone, con la quale ci auguriamo di avere a breve un’interlocuzione affinché faccia propria la problematica della stabilizzazione del personale PON e del Fondo Povertà.

Abbiamo dovuto attendere la pandemia affinchè fosse reso strutturale, con l’ultima legge di Bilancio, il servizio sociale professionale che, da solo però non basta: in questi due anni non solo
gli assistenti sociali ma una intera équipe di operatori indispensabili (educatori, amministrativi, sociologi, psicologi) hanno reso possibile condurre in porto non solo progettualità inerenti il piano
povertà ma anche e soprattutto le attività ordinarie degli Ambiti Pugliesi, deprivati del personale storico per effetto di quota 100 oltre che del mancato turn over. Questa è un’occasione importante, che va colta, per assumere personale giovane e già qualificato, rispondendo così a bisogni molteplici che attraversano tutte le fasce di popolazione.

Il 17 febbraio i lavoratori PON (oltre 400 unità in Puglia) alle 17.00, in una videoconferenza da remoto, si incontreranno per discutere insieme alla Funzione Pubblica CGIL le possibilità e le
prospettive future e per individuare le istanze da presentare in occasione del tavolo regionale richiesto, sia che si tratti di possibili proroghe che di stabilizzazioni.

Sarà l’occasione per verificare e raccogliere le criticità esistenti nei vari Ambiti e per meglio rappresentarli sui tavoli dedicati, affiancati dal supporto tecnico e politico della struttura nazionale.

Patrizia Tomaselli
Segretario FP CGIL PUGLIA

Annalisa Lacalandra
Coord. regionale PON