Rientro in presenza? No, ritorno al medioevo! La Pubblica Amministrazione sia agile

Segreteria Generale della Presidenza
segreteriageneralepresidente@pec.rupar.puglia.it
Assessore al Personale e Organizzazione, Contenzioso Amministrativo
stea.personale.contenzioso@regione.puglia.it
Dipartimento Personale e Organizzazione
c.imperio@regione.puglia.it
Sezione Personale e Organizzazione
serviziopersonale.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it

Sezione Lavori Pubblici / Datore di Lavoro servizio.
lavoripubblici@pec.rupar.puglia.it
Servizio Datore di Lavoro
t.deleo@regione.puglia.it
Responsabile della Transizione Digitale
c.elefante@regione.puglia.it
resp.transizionedigitale@regione.puglia.it

 

OGGETTO: Nota Sezione Personale prot. 15245 del 14/10/2021, DPCM del 23.09.2021 e Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 08/10/2021. RIENTRO IN PRESENZA: NO AD UN RITORNO AL MEDIOEVO! SIATE AGILI!

In riferimento alla nota in oggetto, prendiamo atto, con il consueto stupore, che la Regione Puglia rispetto ad un tema così delicato come il benessere lavorativo dei propri dipendenti di cui il Lavoro Agile è una esemplificazione, si sia limitata a compiere il solito raccordo normativo, a fornire indicazioni di assoluto carattere generale (se non forse generico) e, senza dare opportune precisazioni interpretative, ha delegato al Dirigente/Responsabile di ciascuna Struttura regionale l’applicazione delle nuove norme. Cosicché la maggior parte dei dirigenti ha avuto difficoltà innanzitutto ad individuare quali fossero i “settori preposti alla erogazione di servizi all’utenza (back office)” per i cui dipendenti il DM ne sanciva il rientro immediato. Conseguentemente, già dal pomeriggio del 14 ottobre è stata adottata la soluzione più facile, quella più veloce, ovvero il rientro generalizzato 5 giorni su 5 alla settimana di tutti i dipendenti a far data dal giorno successivo (in alcuni casi senza neanche assumersi la responsabilità di adottare disposizioni di servizio per iscritto!). E questo senza tener minimamente conto sia che i lavoratori saranno comunque in emergenza sanitaria fino al 31/12/2021 sia che è assolutamente vigente un DVR, recentemente aggiornato in conseguenza alla crisi pandemica, che pone importanti limiti e vincoli nell’organizzazione delle attività d’ufficio. Per non dire, poi, che non è stato assolutamente tenuto in debito conto che dal 15 ottobre sarebbe divenuto operativo anche l’obbligo del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro. Insomma, si è assistito e si continua ad assistere quotidianamente a scene surreali: situazioni poco chiare in quei plessi regionali sprovvisti di lettori ottici collegati ai tornelli dove il controllo è affidato all’operato delle guardie giurate oppure, lìddove sono presenti i lettori automatici a veri e propri assembramenti negli orari di punta, a ingressi di più dipendenti con un solo green pass, al mancato controllo degli stessi c/o la mensa di via Gentile. Dunque, anche se non ce ne era assolutamente bisogno, abbiamo constatato ancora una volta che lasciare troppa discrezione ai dirigenti/responsabili di Struttura non determina sempre un’ottimizzazione delle attività di coordinamento del personale ma spesso anzi genera decisioni unilaterali non illuminate, non facilmente contestabili o sanzionabili.

Sia chiaro, non stiamo dicendo che abbiamo la soluzione migliore in tasca, riconosciamo la complessità della questione per un’amministrazione così grande come la Regione Puglia ma al contempo non possiamo non ricordare a tutti che forse non si è fatto tutto quello che si doveva nei tempi giusti. Basti pensare che: la Regione Puglia non ha dato completa attuazione a quanto previsto dal Protocollo Quadro “Rientro in Sicurezza” siglato il 24/07/2020 tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali, malgrado la sollecitazione di ben quattro richieste unitarie in merito; presso le strutture della Giunta non è stato sperimentato lo smart working, come invece aveva fatto il Consiglio regionale già nel 2019, adottando un primo regolamento per l’attuazione del lavoro agile. Il Consiglio regionale, infatti, ha adottato il suo POLA sin da gennaio 2021 diversamente dalla Giunta, quasi che lavoratori di uno stesso ente appartenessero ad amministrazioni diverse!

Tuttavia, quello che più ci sconforta è non riuscire ad immaginare quale modalità applicativa troverà il lavoro agile c/o le strutture della Giunta regionale dal 31/10/2021. Nella precitata nota del 14 ottobre c.a., infatti, si fa riferimento ad un provvedimento che la Giunta regionale dovrà adottare al fine di definire le misure organizzative. La domanda sorge spontanea: QUANDO?! Purtroppo le esperienze pregresse ci fanno pensare che magari si aspetterà l’approvazione del PIAO, o addirittura arriverà prima il nuovo CCNL FFLL a disciplinare l’istituto.

E ancora, ci chiediamo, se ci si è prontamente adoperati per assicurare il rispetto di tutte le condizionalità, di cui all’art. 1 co 3 del Decreto Ministeriale 08/10/2021, necessarie ad autorizzare il ricorso al lavoro agile in questo periodo transitorio. In particolare: la Regione Puglia si doterà a breve di una piattaforma digitale o di un cloud idonei a garantire la più assoluta riservatezza dei dati e delle informazioni trattate dal lavoratore in modalità agile? Si è già pensato a come fornire al personale apparati digitali e tecnologici adeguati alla prestazione richiesta?

Siamo assolutamente convinti che archiviare in fretta e furia l’esperienza del lavoro in modalità agile nella Regione Puglia, nascondendosi magari dietro un’erronea lettura ed applicazione delle disposizioni statali, sarebbe un vero e proprio DELITTO oltre che rappresentare un tristissimo ritorno al MEDIOEVO! Noi non vogliamo assolutamente che la fase di ripresa economica del nostro Paese si trasformi nel ripristino delle vecchie e stantie modalità di lavoro nella Pubblica Amministrazione.
Al contrario, riteniamo con certezza che sia necessario salvaguardare i valori aggiunti e le note positive che il ricorso al lavoro agile ha determinato. A tal proposito, infatti, possiamo affermare in maniera incontrovertibile che il lavoro agile ha:

– migliorato la produttività dei lavoratori;
– migliorato la conciliazione vita/lavoro;
– diminuito i costi per l’Amministrazione regionale;
– favorito il contenimento dell’epidemia;
– limitato gli impatti negativi sull’ambiente dovuti alla mobilità.

Paradossalmente, la pandemia ha sconfessato la centralità della presenza negli uffici come unica e sola impostazione efficiente nell’espletamento delle attività di ufficio, rendendo i lavoratori più periferici e più produttivi.

Dunque, crediamo che sia assolutamente necessario accettare la sfida per proiettarsi nel solco dell’innovazione tecnologica, tanto cara al nostro Ministro di riferimento, del resto la mission del decreto incrocia la necessità di conciliare la presenza negli uffici con il mantenimento del lavoro agile mediante indicazioni concrete finalizzate alla sua immediata applicazione. A tal proposito, abbiamo forti perplessità in merito alla necessità di un provvedimento della Giunta regionale per dare continuità al lavoro agile nella Regione Puglia.

I disagi generati nella vita dei lavoratori dalla grossolana modalità di rientro innanzi descritta, devono essere eliminati. Lo si deve a tutti i lavoratori della Regione Puglia, perché bisogna tirare fuori il buono dalla tragedia pandemica che abbiamo vissuto, perché in questi due anni tutti i lavoratori hanno prodotto di più, dimostrando di non essere attaccati al buono pasto o all’ora di straordinario. E’ necessario restituire serenità a tutti, nei limiti del possibile, dunque bisogna essere AGILI a garantire i diritti, ad ascoltare.

E’ per tutto quanto innanzi rappresentato, che la scrivente O.S., con il massimo spirito costruttivo mirato alla collaborazione e al confronto, invita questa Amministrazione ad attuare con il massimo tempismo (entro il 30/10/2021) tutte le misure idonee per dare seguito alla valorizzazione del lavoro agile, non più come strumento di contrasto al fenomeno epidemiologico, ma come risorsa innovativa volta al benessere organizzativo del lavoro.

Giova ricordare che rimangono in essere tutti i protocolli su salute e sicurezza e che gli stessi devono osservati in tutti i loro punti.
Si chiede pertanto di non procedere ulteriormente con azioni unilaterali.

Attendiamo un riscontro e una convocazione urgente per un incontro tra le parti finalizzato ad individuare un rapido ed operativo percorso che, successivamente a questa giornata in cui il Ministro della Funzione Pubblica incontra le parti sociali sulle modalità di applicazione del lavoro agile, nelle more della contrattazione collettiva e dell’adozione del PIAO, conduca al mantenimento del lavoro agile negli alvei normativi consentiti.

Diversamente, nostro malgrado, saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione del personale regionale e ad attivare ogni azione che rientra nelle nostre prerogative sindacali.
Distinti saluti.

La Segreteria aziendale
Giovanni Denitto
Antonio Renna
I Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori Francesco Longo
Antonio Montillo

La Segreteria regionale
Patrizia Tomaselli

SCARICA IL COMUNICATO