Regione Puglia: screening epidemiologico, lavoro agile e relazioni sindacali

All’Assessore al Personale e Organizzazione G. Stea
Al Direttore di Dipartimento al Personale A. Albanese
Al Direttore di Sezione al Personale N. Paladino

Nell’augurare buon lavoro al nuovo Assessore al Personale e Organizzazione e auspicando una buona collaborazione e un buon dialogo con le parti sociali, la scrivente O.S. vuole evidenziare da subito alcune problematiche riguardanti i dipendenti regionali, dando seguito alle esigenze emerse in una recente assemblea dei lavoratori svolta in modalità da remoto, rappresentando quanto segue.

Il costante incremento dei contagi da Covid-19 nella nostra Regione sta comportando per i lavoratori una crescente percezione di pericolo per la propria salute e conseguente rischio di aumento dello stress da lavoro correlato, si rende pertanto necessario, a parere della scrivente O.S., l’impiego di ulteriori misure finalizzate a salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Misure di prevenzione che nel contempo per tempestività e trasparenza possano anche rassicurare i lavoratori, facendo loro avvertire gli uffici di Regione Puglia quali luoghi di lavoro sicuri.

Su tali presupposti si fonda la nostra richiesta di sottoporre periodicamente a screening epidemiologico i lavoratori che operano anche parzialmente in presenza, ricorrendo a convenzioni con i servizi sanitari territoriali ove possibile ed in subordine, qualora tale aggravio risultasse insostenibile per il sistema sanitario pubblico, già fortemente sollecitato, con il ricorso a laboratori privati, di provata affidabilità, così come moltissime aziende del territorio già stanno facendo, avvalendosi tra l’altro dello stesso sostegno regionale.

Si rappresenta, inoltre, che i lavoratori non sono tutti informati della procedura da seguire per attivare l’infortunio in caso di malattia riconducibile al Covid e pare pertanto necessario che l’Ente provveda ad emanare apposita circolare esplicativa.

Come ulteriore misura di prevenzione si richiede altresì un’estensione dell’accesso al lavoro agile in relazione all ‘evolversi della situazione epidemiologica ed alla completa applicazione del DPCM 3/11/20. Si ricorda che il ricorso al lavoro agile in situazione emergenziale oltre ad essere strumento di innovazione organizzativa e di conciliazione tra vita e lavoro, è soprattutto uno strumento di contenimento del contagio tra i dipendenti regionali e tra i cittadini con i quali i dipendenti vengono a contatto nel tragitto tra casa e lavoro.

Nell’attuale situazione, pur esprimendo apprezzamento per la progressiva estensione dell’istituto da parte dei dirigenti della regione, pare ragionevole consentire l’estensione del lavoro agile fino a 5 giorni su 5 a richiesta autorizzata dal Dirigente responsabile per tutte quelle mansioni che possono essere svolte da remoto senza perdita di efficacia operativa, dando così completa attuazione all’art. 5 punto 4. del DPCM 3/11/20 che impegna “ciascun dirigente” a organizzare “il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile nella percentuale più elevata possibile”.

Pare chiara la ratio di limitare gli spostamenti di persone non strettamente necessari e si ricorda inoltre che molte amministrazioni centrali dello Stato già si stanno orientando in tal senso.
Per quanto riguarda la continuazione delle ordinarie relazioni sindacali –per quanto resti di ordinario in questa fase pandemica- si ricorda che rimane non ancora attivata:

• La destinazione del Fondo CCDI 2020, al fine di avviare la contrattazione della parte economica per evitare che il tavolo sindacale diventi una mera ratifica di decisioni già assunte;
• la costituzione e la successiva convocazione dell’Organismo Paritetico per l’innovazione –mai avvenute- proponendo tra i temi all’odg, da integrare con il concorso delle parti: Esame del Piano pluriennale di Formazione del Personale e le linee di indirizzo per la definizione dei POLA.

In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.

Domenico Ficco, Segretario generale
Patrizia Tomaselli, Segretario

 

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