L’Istituzione del “Centro Regionale di Riabilitazione Pubblica Ospedaliera di Ceglie Messapica” è prevista per legge e rientra nelle competenze della Regione

L’internalizzazione in ASL Brindisi del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica gestito dalla Fondazione San Raffaele è diventato il tormentone di questa estate – dichiarano Luigi Lonigro Segretario Generale della FPCGIL Puglia, e Luciano Quarta, Segretario Generale della ASL Brindisi.

Eppure dovrebbe avvenire in modo piuttosto naturale considerato che, dopo l’approvazione della Legge Regionale n.21 del 30 maggio 2024 che ha istituito, legittimamente, il Centro Regionale di Riabilitazione Pubblica Ospedaliera di Ceglie Messapica, l’attuazione dovrebbe essere consequenziale nel rispetto dei tempi e delle modalità ivi previste.

La legge n.833/1978, istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale – ricordano Lonigro e Quarta – , è abbastanza chiara nel fissare in capo alle regioni la competenza ad esercitare le funzioni legislative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera, precisando all’art.26 che le prestazioni di riabilitazione sono erogate dalle unità sanitarie locali attraverso i propri servizi e solo quando l’unità sanitaria locale non è in grado di fornire il servizio direttamente vi provvede mediante convenzioni con istituti aventi i requisiti indicati dalla legge. Per cui la scelta della Regione con la Legge n.21/2024 di voler svolgere direttamente l’attività di riabilitazione attraverso la ASL Brindisi è inequivocabile e in linea con la legge nazionale.

Inoltre, in questi ultimi mesi, in più occasioni la ASL Brindisi ha evidenziato l’insussistenza da parte della Fondazione San Raffaele di alcuni requisiti previsti per legge, oltre ad aver rilevato diverse inadempienze in merito ai posti letto occupati. Così come non si può trascurare, ai sensi di legge, che il contratto sottoscritto tra la Asl Brindisi e la Fondazione San Raffaele per la gestione temporanea e provvisoria del Presidio di riabilitazione per neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica è datato addirittura 5 febbraio 2008 e la normativa vigente, da questo punto di vista, è abbastanza chiara: non permette rinnovi automatici e proroghe sine die degli effetti contrattuali, tra l’altro in assenza di una preventiva gara di evidenza pubblica.
Per questo appare veramente stucchevole, da parte di chi in questi anni non si è assolutamente preoccupato di garantire i requisiti di legge e di ottemperare alle indicazioni regionali, assistere a questo continuo ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, anche dinanzi all’evidenza, per bloccare una legittima scelta della Regione Puglia che punta a garantire un servizio più efficiente ai cittadini attraverso l’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi.

Per tutto questo, mercoledì 28 agosto, in una vertenza che stiamo conducendo unitariamente come FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, manifesteremo insieme alle lavoratrici e ai lavoratori a Ceglie Messapica, nei pressi del Centro di Riabilitazione, per rivendicare l’applicazione della Legge n.21/2024 con l’internalizzazione in ASL Brindisi dei servizi che devono continuare ad essere svolti nel Centro (ricordando che la struttura è di proprietà della stessa ASL) e l’utilizzo del personale che già da anni garantisce l’attività e che in applicazione della normativa va contrattualizzato in ASL Brindisi, integrandolo con quelle figure professionali che ad oggi risultano vacanti.

Alla Regione Puglia e alla ASL Brindisi ricordiamo che come FP CGIL, CISL FP e UIL FPL abbiamo già chiesto la convocazione di un apposito incontro per conoscere come intendono procedere per dare attuazione alla legge e quale sarà la tempistica, perché l’utenza e i lavoratori meritano nel più breve tempo possibile che la scelta decisa dal Consiglio Regionale con la Legge n.21/2024 diventi operativa ed espleti al meglio tutte le potenzialità che ad oggi sono state negate.