Arpal Puglia, si aumenti il numero dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza

La problematica riguardante le strutture in cui sono ospitati i Centri per l’Impiego continua a destare preoccupazioni sia riguardo le possibili manutenzioni, che spesso tardano ad essere effettuate, ma anche per la mancanza degli spazi utili per il personale interessato e spesso per la loro fatiscenza.
Spesso abbiamo avuto modo di visionare sedi in cui, dopo le assunzioni massicce, si assommano un gran numero di lavoratori in spazi già precedentemente non idonei e dove adesso è diventato impossibile operare, tanto che in alcune sedi provinciali, come Taranto, lo Spesal ha fatto chiudere la sede e dove ancora non si è provveduto a ricollocare gli addetti, costretti a migrazioni continue.

Occorrono pertanto delle figure idonee come gli RLS in misura superiore a quanto prevede la norma affinché attenzionino e segnalino le anomalie che si verificano nelle suddette sedi che contemplano non solo gli spazi ma anche gli strumenti adeguati, l’illuminazione, l’aerazione, vale a dire la salute e la sicurezza dei lavoratori in maniera trasversale. E, se è vero che l’individuazione dei Rappresentati alla sicurezza, secondo quanto stabilisce il CCNQ del 10 luglio 1996, al punto V lett. b), debba essere effettuata all’interno della RSU, in un ente come l’Arpal, tuttavia, che copre un territorio vastissimo e annovera 44 strutture, gli RLS eletti non sono sufficienti ad attenzionare la vastità delle problematiche che presenta l’Agenzia, che, ricordiamo, è passata da un organico di poco più di 300 addetti ad oltre mille, con tutte le complicazioni che questi numeri comportano e che continuano a comportare.

Chiediamo dunque alla parte pubblica di allargare il numero dei responsabili alla sicurezza, prevedendone uno per sigla sindacale, per supportare l’attività degli RLS già nominati.

Firmato

FP CGIL Tomaselli

UIL FPL Vicenti

CSA Cirasola