Appello ai parlamentari pugliesi

Alla c.a.
Deputati e Senatori del Parlamento
Circoscrizione Puglia

Gentilissimi,
come sapete, nel disegno di legge di bilancio per il 2021, approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, mancano le risorse aggiuntive per consentire l’apertura del negoziato per il rinnovo dei contratti pubblici 2019 -2021.

Manca un efficace piano complessivo di reclutamento di nuovo personale, volto a colmare le gravi lacune di organico presenti nelle pubbliche amministrazioni, così come non vi è alcuna garanzia di stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Sono assenti interventi strutturali volti a promuovere l’innovazione ed il potenziamento dell’organizzazione del lavoro e dei servizi delle pubbliche amministrazioni così come mancano le risposte normative utili a riequilibrare il rapporto legge – contratto e a superare i vincoli e i tetti che attualmente imbrigliano la contrattazione collettiva integrativa negli enti e nelle amministrazioni, tanto nelle funzioni centrali, quanto nella sanità e nelle funzioni locali.

Ai proclami mediatici del Ministro per la Pubblica Amministrazione non sono seguiti fatti concludenti. Anzi, si registra una grave interruzione del confronto con le OO.SS. rappresentative del lavoro pubblico e l’instaurazione di un clima ostile al confronto e alla contrattazione, soprattutto a seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale sul lavoro agile, che finisce per attribuire al potere del datore di lavoro pubblico decisioni e scelte che riguardano materie oggetto della contrattazione collettiva, come la disciplina del rapporto di lavoro agile o la flessibilità degli orari.

Il DM produce l’effetto di comprimere le tutele dei lavoratori e le prerogative sindacali, riducendo gli stessi spazi dei sistemi di relazioni sindacali previsti dai contratti collettivi.

Le risorse finora stanziate dalle ultime due leggi di bilancio, integrate con i 400 milioni di euro promessi con la legge di bilancio per il 2021, sono del tutto insufficienti a consentire la riapertura della stagione contrattuale, perché dagli importi messi a disposizione per i rinnovi contrattuali vanno stornate le risorse necessarie a finanziare la indennità di vacanza contrattuale già in corso di erogazione, nonché le risorse corrispondenti all’elemento perequativo.

La somma di queste risorse comporta un incremento delle retribuzioni medie complessive del personale delle funzioni centrali e locali e della sanità per il periodo 2019 – 2021 non del 4,15%, come riportato da alcune testate giornalistiche, ma una percentuale di aumento inferiore al 3,48% previsto per la tornata contrattuale 2016 -2018. Somme del tutto insufficienti a finanziare la revisione dei sistemi di classificazione ed inquadramento del personale, necessaria per accompagnare lo sviluppo professionale e ad aggiornare la funzionalità dell’organizzazione del lavoro e dei servizi ed a sbloccare la contrattazione integrativa fondamentale per remunerare le responsabilità, le professionalità e il disagio connessi all’esercizio delle mansioni e delle funzioni.

Ciò, proprio mentre la recrudescenza dei contagi da Covid – 19 richiama nuovamente ad un impegno eccezionale il personale sanitario e quello delle funzioni centrali e locali impiegato in prima linea nell’emergenza epidemiologica.

Da tempo le organizzazioni sindacali chiedono l’avvio di un confronto a tutto campo per innovare il lavoro pubblico e le pubbliche amministrazioni. Da ultimo, le federazioni nazionali lo hanno chiesto con la lettera del 19 Ottobre u.s. indirizzata a tutti i Ministri della Repubblica, al Presidente della Conferenza delle Regioni e ai Presidenti di Anci ed UPI che ad ogni buon conto si invia in allegato alla presente.

Per queste ragioni le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione e stanno esperendo le relative procedure. Per le stesse ragioni, le scriventi OO.SS. chiedono a Voi, Parlamentari della nostra regione, di farVi portavoce delle problematiche suesposte e promotori di eventuali soluzioni tese a valorizzare l’ultimo baluardo dei diritti di cittadinanza del nostro Paese: la Pubblica Amministrazione.

Certi di un Vostro interessamento, dichiariamo la nostra disponibilità ad eventuali confronti sull’argomento e vi ringraziamo sin da subito.

 

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