SCIOPERO IGIENE AMBIENTALE GRANDE SUCCESSO ANCHE IN PUGLIA

Anche in Puglia, come nel resto del Paese, grande partecipazione allo sciopero nazionale delle aziende e delle imprese dell’Igiene Ambientale. L’adesione ha sfiorato il 90% e nella stragrande maggioranza delle aziende l’astensione dal lavoro è stata totale. Massiccia presenza anche al presidio che si è tenuto a Bari, in piazza Libertà, davanti alla Prefettura: circa 2 mila gli addetti presenti.

Si tratta della migliore risposta per Utilitalia e Fise/Assombiente che, in Puglia, hanno tentato in tutti  modi, anche con la menzogna, di ostacolare lo sciopero. La partecipazione massiccia conferma che lavoratrici e lavoratori sono consapevoli della gravità dei motivi che hanno portato alla rottura della trattativa per il rinnovo contrattuale.

I lavoratori del settore igiene ambientale non intendono rassegnarsi all’idea della destrutturazione del contratto nazionale, per  renderlo fragile, privo di regole e di tutele, e non sono in alcun modo disposti a consentire che si  calpesti la loro dignità.

Rivendicano un contratto che migliori le condizioni di salute e sicurezza del lavoro gravate da turni e modalità massacranti e che al tempo stesso consenta di fornire ai cittadini un ambiente sostenibile a tariffe possibili. Negli ultimi cinque anni, il costo del lavoro nel settore non ha subito alcun aumento, mentre è cresciuto notevolmente il costo del servizio a carico dei cittadini. A Bari, per fare un esempio, solo nel 2016 c’è stato un aumento della tassa rifiuti del 13%.

Ora Utilitalia e Fise convochino immediatamente le OO.SS. per riavviare le trattative e giungere in tempi rapidi al rinnovo del contratto di lavoro che, lo ribadiamo ancora una volta, deve rappresentare anche lo strumento fondamentale di regolazione del mercato nel settore e di sviluppo dello stesso.

In caso contrario, la mobilitazione è destinata a continuare e le azioni di lotta saranno sempre più dure ed incisive.

Al  tempo stesso, occorre avviare un confronto con la Regione Puglia, così come abbiamo precisato nell’incontro avuto in Prefettura e come richiesto anche dalle nostre confederazioni sindacali, per affrontare complessivamente i problemi del settore e quella che ogni giorno assume sempre di più i connotati di una grave emergenza rifiuti in Puglia.