Nonostante le due giornate di sciopero già effettuate, il 30 maggio e il 15 giugno, le associazioni datoriali non manifestano ancora la volontà di chiudere le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dell’igiene ambientale, scaduto da quasi 30 mesi.
Confermato, dunque, lo sciopero indetto per le intere giornate dell’11 e 12 luglio. I sindacati ribadiscono, con forza, la richiesta di un contratto di lavoro in grado di tutelare salute e sicurezza dei lavoratori, l’occupazione, e assicurare una giusta retribuzione. Quest’ultima non può essere messa in discussione dalle imprese, così come sta avvenendo, allo scopo di aumentare i profitti.
In un sistema di relazioni industriali corrette, le ragioni delle imprese non possono affermarsi calpestando i diritti dei lavoratori: le ragioni delle imprese e quelle dei lavoratori devono poter trovare equilibrati momenti di sintesi.
La lotta che gli operatori dell’igiene ambientale stanno portando avanti per il rinnovo contrattuale potrà migliorare anche la qualità e l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini, con la finalità ultima di diminuire le tariffe sempre più esose. Si sta lottando, quindi, anche per i cittadini, ai quali si chiede solidarietà, confidando che i disagi arrecati possano essere tollerati e compresi, proprio per la natura della mobilitazione.
Nella prima giornata di sciopero, lunedì 11 luglio, è in programma una manifestazione regionale a Bari, con un corteo che partirà da piazza Castello alle ore 9,30 e conclusione in piazza Libertà, davanti alla sede della Prefettura.
La seconda giornata, martedì 12, invece, sarà utilizzata per iniziative territoriali che prevedono incontri con i sindaci dei comuni pugliesi e volantinaggio per informare i cittadini sulle motivazioni dello sciopero.