Esprimiamo cordoglio per quanto è accaduto nella giornata di ieri a Nova Siri ai due vigili del fuoco morti tragicamente durante delle operazioni di salvataggio di una persona disabile, che non chiameremmo eroi ma lavoratori che a fine turno avrebbero voluto tornare a casa dai propri cari e sicuramente non sognavano di finire così “eroicamente” la propria esistenza.
Oltre al cordoglio esprimiamo dolore, rabbia, mortificazione ed incredulità.
Negli ultimi anni più e più volte abbiamo chiesto, al Ministero, all’Amministrazione ed ai Prefetti interventi urgenti su materia di assunzioni, sul bisogno di questo territorio di ricevere uomini e mezzi che significano maggior tutela, salute sicurezza di questi lavoratori ricevendo, di fatto, briciole. Tali richieste non sono un nostro capriccio ma il frutto di una presa di coscienza di come stanno le cose, dei rischi che si corrono ad operare in queste condizioni, il frutto della raccolta delle problematiche espresse dai Vigili del Fuoco della Puglia.
La rabbia di non essere stati ascoltati ci fa male, ci fa male il pensiero che le famiglie dei vigili del fuoco da oggi avranno una paura in più quando il loro padre, marito, compagno, figlio, usciranno in turno, rabbia che ci farà alzare l’asticella di guardia, già alta da anni, e che da questo momento in poi non lascerà spazio alcuno a risposte non date o insufficienti. I turni di dodici ore al giorno unitamente alle criticità espresse non ci consentono di pensare che questo sia un sistema possibile.
Agiremo in maniera tale da pretendere giustizia ove saranno accertate responsabilità. I nostri Vigili del Fuoco e tutti i lavoratori che, come loro, si dedicano alla sicurezza degli altri hanno il diritto di tornare dai propri cari, hanno il diritto a vedersi riconosciuto economicamente il loro lavoro, hanno il diritto di non essere chiamati eroi ma di essere rispettati come lavoratori.
Basta a chiudere tutto con le belle parole, esigiamo il RISPETTO.