Roma, 19 maggio – “Con l’approvazione del nuovo Testo Unico può finalmente iniziare, dopo oltre otto anni di blocco, la nuova stagione della contrattazione, da cui potrà partire una nuova spinta al processo di riforma e qualificazione della Pubblica Amministrazione e dei settori della scuola, università e ricerca”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a conclusione del Consiglio dei Ministri di questa mattina.
“Il decreto – sottolinea Camusso – arriva dopo l’accordo del 30 novembre e dopo un costruttivo confronto con Cgil, Cisl e Uil, teso a mantenere fermi i punti centrali dell’intesa: più spazio alla contrattazione, a tutti i livelli, superamento del precariato, tutela e qualificazione del lavoro pubblico. Per quanto riguarda i licenziamenti è giusto e positivo il mantenimento dell’art. 18 ai lavoratori pubblici, ma occorre ribadire che la contrattazione deve essere sovrana nel disciplinare, attraverso la valutazione, lo scarso rendimento. Anche questa è una prova di coerenza con l’obiettivo del rafforzamento del ruolo della contrattazione”.
Per il segretario generale della Cgil “adesso occorre dare il via effettivo ai tavoli contrattuali, attraverso il necessario atto di indirizzo che la ministra Madia deve rapidamente approvare”. “Al tempo stesso – prosegue – il Governo deve garantire le risorse per confermare gli impegni economici assunti nell’accordo del 30 novembre e – conclude Camusso – per sostenere un piano straordinario per l’occupazione, finalizzato al superamento del precariato e al potenziamento dei servizi”.