Alle elezioni delle RSU 2018, in Puglia erano chiamati al voto 68.934 lavoratrici e lavoratori delle Amministrazioni Pubbliche per un totale di 472 Enti. Hanno esercitato tale diritto di voto 60.245 addetti, ovvero l’87,39%, accrescendo di due punti percentuali il dato dei votanti del 2015, tenuto conto che i lavoratori aventi diritto al voto in servizio nel 2018 sono stati 2000 in meno rispetto al 2015.
Non è stato raggiunto il quorum in tre Enti, per un totale complessivo di 232 aventi diritto al voto che ed in altri cinque non si è votato per ragioni varie (87 addetti complessivamente). In tutte queste Amministrazioni si tornerà a votare nei prossimi 30 giorni.
Comparazione tra i dati RSU 2015 certificati dall’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ed i risultati del voto 2018
Questa elezione conferma la vittoria del sindacato confederale, in Italia ed in Puglia, sancendo così un legame forte ed un rapporto fiduciario certamente in controtendenza rispetto a quanto da tempo si verifica in politica, nonostante una feroce campagna denigratoria dei sindacati autonomi che, speculando sulla loro mancata firma dei rinnovi contrattuali, hanno sperato di costruire uno spazio di consensi che in realtà non è arrivato.
Il risultato riconferma, altresì, il primato della F.P. CGIL in Italia, ma per la prima volta nei venti anni dalla nascita delle RSU, anche in Puglia la F.P. CGIL diventa il primo sindacato, raggiungendo il suo massimo storico (24,74%), così come già avvenuto per le elezioni RSU nel settore dell’Igiene Ambientale.
Il ruolo delle RSU, grazie agli avanzamenti costruiti con gli ultimi rinnovi contrattuali, sarà determinante nel governo delle politiche aziendali e per gli eletti ci sarà un nuovo protagonismo che farà bene sia alla democrazia che alla difesa dei diritti dei lavoratori.