MARTEDÌ 10 MAGGIO | ASSEMBLEA SINDACALE STABILIZZANDI REGIONE PUGLIA

“La FP CGIL Puglia è da sempre stata schierata per la difesa di lavoratori e lavoratrici di questa Regione, e non può tollerare di vederne mortificati professionalità e percorsi lavorativi”. Lo dice il segretario Biagio D’Alberto, sottolineando ancora che la Politica deve evitare di creare aspettative che non possono essere soddisfatte, così come deve sottrarsi dall’innescare guerre tra poveri”.

Il riferimento è alla mozione n. 64 presentata ad aprile da alcuni consiglieri regionali rubricata “Utilizzo e scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti e stabilizzazione del personale a tempo determinato della Regione Puglia”.

La FP CGIL Puglia ritiene che tale mozione sminuisca il ruolo di centinaia di dipendenti inseriti nel percorso di stabilizzazione della Regione Puglia, i quali continuano a subire un declassamento dei loro diritti. Si tratta di lavoratori e lavoratrici che hanno maturato il legittimo diritto alla stabilizzazione, come sancito da ultimo nella sentenza della Corte Costituzionale n 37/2016, diritto che non deve essere messo in secondo piano rispetto ad altre istanze. Questi lavoratori da anni prestano servizio alle dipendenze della Regione Puglia e contribuiscono, insieme a tutti i dipendenti regionali, al raggiungimento dei risultati che l’Amministrazione regionale vanta in ogni settore. Occorre fare chiarezza su una vicenda complicata, abusata ed eccessivamente strumentalizzata.

La Regione Puglia si è già espressa sul tema con la legge 47/2014, manifestando la volontà di procedere alla stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato, i quali dunque sono già inseriti in un percorso che deve essere portato a termine, senza penalizzare le legittime istanze dei vincitori di concorso. Le due procedure non sono mai state antitetiche né in contrapposizione. Altro discorso per quello che riguarda lo scorrimento di graduatorie per gli idonei. Chi conosce il diritto sa che non esiste alcun obbligo di scorrimento delle graduatorie concorsuali , né tantomeno quest’obbligo è stabilito dal D.L n.101/2013, conv. in L. n.125/2013. Tale decreto, all’art. 4,comma 1°, lett. a-bis di modifica dell’art. 36, secondo comma del D.Lgs. n.165/2001, si limita a stabilire che “Per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle disposizioni del presente articolo, sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato. È consentita l’applicazione dell’articolo 3, comma 61, terzo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ferma restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria dai vincitori e dagli idonei per le assunzioni a tempo indeterminato”.

La Corte di Giustizia europea ha sancito il diritto dei lavoratori ad essere stabilizzati, e anche il Consiglio di Stato (sent n.1796/2015) ha stabilito che l’obbligo di procedere a scorrimento è ridimensionato in presenza di particolari ragioni di opportunità che militino per una scelta organizzativa diversa dallo scorrimento, come l’esigenza di stabilizzare personale precario.

La FG CGIL Puglia chiede alla Regione Puglia di risolvere definitivamente la piaga del precariato lavorativo. E non è pensabile rinviare ancora l’immissione del personale precario nei ruoli regionali, perché si tratta di persone che vantano oltre 10 anni di esperienza professionale e che stanno invecchiando senza vedere la stabilizzazione del loro percorso  lavorativo.

Ben lungi dal “prevedere l’esclusione preventiva di ogni tutela per gli idonei”, ma al fine di evitare la lesione di diritti soggettivi degli stabilizzandi, si ribadisce l’importanza che il Consiglio Regionale assuma le proprie determinazioni contemperando gli interessi di tutti, senza subordinare la tutela di diritti a mere aspettative.

Per difendere queste ragioni gli stabilizzandi protesteranno martedì 10 maggio 2016 presso la sede del Consiglio regionale.

ASSEMBLEA SINDACALE STABILIZZANDI REGIONE PUGLIA

dalle ore 11.00 presso la sede del Consiglio Regionale in via Capruzzi (Bari)